Ristrutturazione Consapevole: un nuovo metodo di ristrutturare-Brescia
Se stai valutando di ristrutturare casa e ti piace raggiungere i risultati con metodo, senza lasciare niente al caso, allora la lettura di questo articolo è altamente consigliata per te. In altre parole ti spiegheremo cosa è la Ristrutturazione Consapevole.
Svelerò alcuni segreti sulla ristrutturazione degli edifici che non troverete da nessun’altra parte e scoprirete nel profondo la filosofia che guida il Metodo della Ristrutturazione Consapevole sviluppato da GreenLab ®.
LE 3 DOMANDE CRUCIALI PRIMA DI RISTRUTTURARE
Anche a me è capitato di ristrutturare casa nella veste di committente e capisco bene il mix di sensazioni che si prova prima di iniziare. L’entusiasmo di un cambiamento, l’idea di rinnovare un edificio per trasformarlo nella casa più adatta a noi, l’aspettativa per un’esperienza nuova ed emozionante. Queste sono le emozioni motore del cambiamento che ci hanno convinto (o che ci stanno convincendo) ad avventurarci in un percorso complesso come quello della ristrutturazione.
Poi c’è il rovescio della medaglia. La paura di fallire e di non ottenere quello che ci immaginavamo, l’insicurezza di spendere più soldi del previsto e l’ansia di dover gestire situazioni stressanti o impreviste. Tutti aspetti che conosco bene perché provati sulla mia pelle e visti con i miei occhi sui volti dei miei clienti in questi 10 anni di attività nel settore.
Premesso lo stato emozionale in cui ci si trova appena prima del fatidico passo credo che le tre domande cruciali che tutti si fanno prima di partire siano queste:
- QUANTO COSTERA’ la ristrutturazione?
- Che ne sarà della mia vita quotidiana durante i lavori? RIUSCIRO’ A GESTIRE TUTTO?
- Last but not least: quali sono gli interlocutori giusti per me?A CHI MI RIVOLGO?
Sono tutte domande giuste alle quali il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ cerca di dare risposta. Abbi ancora un attimo di pazienza e tra poco avrai le idee più chiare.
RISTRUTTURARE E’ UN’ESPERIENZA EMOZIONALE
Prima di entrare nei dettagli di cosa significhi ristrutturare concedimi di condividere una riflessione: ristrutturare casa è prima di tutto una “esperienza emozionale”.
In altre parole è molto difficile ristrutturare casa senza essere emotivamente coinvolti. Le emozioni che derivano da una ristrutturazione possono essere radicalmente diverse: la gioia di veder migliorare la propria casa o lo stress per la gestione del cantiere, l’eccitazione nel prendere delle scelte per il proprio futuro o la confusione del non saper che strada percorrere.
In un certo senso attraverso la ristrutturazione di un edificio che abiteremo, che sia la casa dei sogni, un ufficio o un bed&breakfast, stiamo investendo sulla nostra vita futura.
Le grandi aspettative di chi sta per ristrutturare, unite al fatto di non essere degli esperti del settore, possono portare a vivere con ansia ed emozioni negative questo percorso. Quando si è emotivamente coinvolti e non si sa verso cosa andiamo incontro, c’è un alta probabilità di perdere il controllo e vivere dei periodi di forte stress.
E’ partendo da questa “illuminazione” che abbiamo capito il primo segreto del mondo della ristrutturazione: lo stress che vive il proprietario è inversamente proporzionale alla sua CONSAPEVOLEZZA!
Se ci pensi è intuitivo. Nella nostra vita quando affrontiamo delle situazioni che conosciamo, prevedibili, attese e sotto controllo siamo tranquilli e le riusciamo a gestire. Quando invece abbiamo degli imprevisti, viviamo eventi forti e sconosciuti, usciamo dalla nostra zona di comfort proviamo disagio, paura e stress. E’ il nostro cervello che attiva la funzione “combatti o fuggi” e mette in circolo il cortisolo, utile per combattere nel breve periodo o correre veloce, dannoso se mantenuto in circolo per i 6 mesi di durata della ristrutturazione!
Per questo il metodo si chiama Ristrutturazione Consapevole: solo con il giusto grado di consapevolezza del proprietario questo periodo di cambiamento può essere vissuto senza tensione e stress.
UNA BUONA RISTRUTTURAZIONE: QUESTIONE DI METODO
Capito dell’importanza della consapevolezza il secondo passaggio mentale è altrettanto fondamentale. Come in tanti altri settori anche nella costruzione la buona riuscita di un progetto di ristrutturazione è tutta questione di metodo. Noi applichiamo il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’, altri tecnici avranno il loro metodo. L’importante che alla base però un metodo di lavoro specifico ci sia!
E’ come se in cucina uno chef entrasse alla mattina e dicesse alla sua brigata: “Stasera abbiamo un servizio importante, cucinate un po’ come vi pare” . Non credo che così facendo otterrebbe i risultati sperati. Verrà applicato sicuramente un metodo per la selezione dei fornitori, l’acquisto delle materie, la costruzione del menù, la preparazione della linea, le tecniche di cottura, il servizio. Solo osservando scrupolosamente il suo metodo potranno soddisfare le esigenze dei clienti del ristorante.
Si possono fare diversi esempi dove dall’applicazione di un metodo ne consegue (o meno) il risultato. Anche un medico segue scrupolosamente un metodo analitico che dalla visita lo porta alla diagnosi e alla cura del suo paziente.
Insomma, senza metodo preparati a vivere una montagna russa di almeno 6 mesi perché dovrai cavalcare l’onda secondo da che parte tirerà il vento e vi assicuro, non sarà facile.
METODO + CONSAPEVOLEZZA = RISTRUTTURAZIONE CONSAPEVOLE
Se invece vuoi limitare o eliminare le emozioni negative e rendere la ristrutturazione un momento sereno della tua vita rivolgiti a chi ti possa guidare con metodo. Noi abbiamo sviluppato il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ che fra poco scoprirai. Il metodo si compone di tante parti, che hanno sempre al centro la consapevolezza del proprietario. Seguendolo la tua consapevolezza crescerà con il passare delle varie fasi . E’ un processo.
Forse ti starai ancora chiedendo: perché serve essere consapevoli? Non posso affidarmi ad un esperto che fa tutto lui?
Che tu ti affidi ad un architetto famoso o ad un perfetto sconosciuto la ristrutturazione è fortemente connessa ai tuoi gusti, alle tue esigenze, ai tuoi sogni. Il tecnico sarà quello che, CON METODO, dovrà interpretarle ed accompagnarti lungo il percorso. Delle macro-scelte le dovrai comunque fare tu (magari selezionate e guidate da un esperto). Per cui per fare una scelta serve per forza consapevolezza, altrimenti ci affidiamo al caso ( che non è sempre benevolo).
Quindi per rispondere definitivamente alla tua domanda: sì, affidati ad un esperto (con un metodo) ma resta consapevole di ciò che sta succedendo!
Ora hai tutte le informazioni per capire i TRE (+uno) PUNTI CHIAVE del ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’.
1| LA STRATEGIA QUESTA SCONOSCIUTA
Nel mondo della ristrutturazione uno degli aspetti più trascurati, anche da noi tecnici, è la definizione della strategia. Anche noi prima di arrivare a capirlo abbiamo passato anni a discutere con i nostri clienti solo di soluzioni, che significa procedere per tentativi. A distanza di anni capisco quanto potenziale abbiamo sprecato nelle prime ristrutturazioni.
Un primo passaggio fondamentale è capire che la strategia la puoi definire soltanto tu insieme ad un esperto stratega del settore. E qui c’è il primo grave errore che l’80% delle persone commette: pensare che l’impresa di costruzioni possa essere l’interlocutore adatto per definire la strategia. E’ come se per vincere una grande battaglia Napoleone si fosse affidato al suo miglior soldato semplice: quello sa combattere mica costruire la strategia con cui sconfiggere l’avversario!
Il primo a cui devi rivolgerti è sicuramente un professionista esperto di ristrutturazioni (solitamente architetto o ingegnere) che ti aiuti a definire la tua migliore strategia.
ATTENZIONE! lo stratega non è detto che sia per forza il tuo Tecnico di Riferimento, quello lo scoprirai (e sceglierai) solo dopo aver in mano la strategia completa.
Per esempio noi la strategia la definiamo all’interno di un appuntamento che si chiama ‘Incontro Valutativo’, un workshop condensato con il nostro cliente (come strateghi). Utilizziamo il metodo del quadro logico per costruire in 90 minuti e insieme a te la strategia della ristrutturazione.
DA COSA DEVE ESSERE COMPOSTA LA STRATEGIA
Andiamo nel concreto. Cosa significa avere una strategia per la ristrutturazione? Che informazioni mi deve dare questa strategia?
Prendi carta e penna e segnati i 5 punti chiave della strategia, senza questi non mi aspetto niente di buono per te (ti ricordi le montagne russe?!):
- PROBLEMI e ESIGENZE
- OBIETTIVI
- BUDGET
- TEMPI
- TECNICO di RIFERIMENTO
1. Problemi e esigenze
Partiamo da una importante piccola semplificazione: non si parla di soluzioni progettuali fino al momento del progetto. Questo passaggio è importante perché dobbiamo capire che avere a che fare con un edificio specifico esistente da ristrutturare e con le tue esigenze (diverse da quelle di chiunque altro) necessita prima di una fase di analisi.
Capito questo passaggio è facile intuire come le prime due cose da mettere sul tavolo siano:
- i problemi, intesi come criticità specifiche di varia natura dell’edificio (da far emergere grazie la tua conoscenza, ma con la lettura di un occhio esperto a fianco)
- le esigenze tue e della tua famiglia rispetto alla casa che vorreste, i vostri gusti e stili di vita.
2. Obiettivi
Con una giusta conoscenza dei problemi della casa e delle tue esigenze il flusso logico ci porta facilmente a definire gli obiettivi del progetto di ristrutturazione. Qui è proprio grazie al metodo del quadro logico che questo passaggio diventa facile ed intuitivo. Se definiamo bene problemi ed esigenze, gli obiettivi sono facilmente individuabili, altrimenti rischierebbero di essere scollegati dalla tue reali esigenze e aspettative!
In una Ristrutturazione Consapevole il progetto è fortemente guidato dagli obiettivi strategici e dovrà interpretarli e renderli concreti. Infatti solo con obiettivi precisi si può valutare che azioni concrete intraprendere. Avere obiettivi specifici ti permette anche di poter verificare più facilmente se questi vengono rispettati dal progetto e soprattutto nella realizzazione.
3. Budget
Questo punto della strategia di ristrutturazione deve rispondere alla prima domanda cruciale: QUANTO COSTA RISTRUTTURARE CASA? Capisci che all’inizio del percorso e senza un progetto rispondere a questa domanda non è facile. Ma con i primi due punti già definiti è possibile arrivare ad una prima approssimazione del budget. E qui la strategia mette a nudo il secondo errore grave che il 99% delle persone commette:
Confondere il budget di ristrutturazione con il costo delle opere.
Questo errore di valutazione è gravissimo perché ti fa perdere la bussola dell’investimento economico e ti espone a brutte sorprese. Per approfondire questo aspetto ti consiglio di leggere ’10 cose da sapere sulla ristrutturazione’.
4.Tempi
Individuati i problemi, evidenziate le esigenze e definiti gli obiettivi la strategia deve portarti a definire i tempi entro quali realizzare la ristrutturazione.
In altre parole significa darsi un orizzonte temporale entro cui sviluppare i progetto, completare le opere e rendere abitabile la casa ristrutturata. Sembra un passaggio scontato ma dalla mia esperienza le ristrutturazioni più lunghe ed estenuanti che ho mai seguito sono state quelle dove il committente diceva a tutti: ” Tranquilli che tanto non ho particolare fretta…”. Se dici così all’impresa (che non ha solo il tuo cantiere da completare) verrà interpretata come: “Non è un cantiere prioritario, finiamo prima gli altri”.
Ogni passaggio deve essere eseguito con criterio e senza fretta, ma diamoci delle tempistiche! Altrimenti non avrai mai la ragionevole certezza di quando avrai la tua nuova casa pronta e disponibile.
La definizione delle tempistiche in questa fase è indicativa e sta molto all’esperienza del tecnico con il quale deciderai di costruirla.
Ricordati però che i tempi dipendono principalmente dalle fasi di progetto, dai tempi di autorizzazione dell’intervento e dal cantiere vero e proprio.
5. Tecnico di Riferimento
Ammettiamo che tu abbia scelto il giusto stratega per definire la strategia. E ipotizziamo che però, nonostante la strategia funzioni, non si è creato il giusto feeling e che quindi tu voglia trovare un altro tecnico che ti segua nelle prossime fasi. Ecco, la strategia ti deve mettere in condizione di saper scegliere il professionista migliore a cui affidarti per la ristrutturazione, il tuo Tecnico di Riferimento. Infatti dovrai scegliere il Tecnico di Riferimento più adeguato al tipo di intervento che gli obiettivi della strategia indicano. Sarà l’esperto di ristrutturazioni al quale ti affidi per definire la strategia che ti consiglierà la figura più giusta per te.
Durante ‘Incontro Valutativo’ mi è successo ancora di sconsigliare di affidarsi a noi ad alcuni clienti. Questo perché per gli obiettivi che stavamo definendo avrebbero avuto più bisogno di un interior designer piuttosto che di esperti di riqualificazione architettonica ed energetica come noi.
E qui spunta il terzo errore clamoroso che vedo fare ancora a troppe persone. Molti cercano di risparmiare sulle prestazioni tecniche scoprendo, quando è ormai tardi e sulla propria pelle, che sarebbero stati i soldi meglio investiti.
Io sono certo di parte, ma una cosa importante te la devo dire: il Tecnico di Riferimento sarà il tuo braccio destro e ti tutelerà da molti rischi ai quali andresti incontro se lui non lavorasse bene. I soldi e il tempo che perderai per un progetto fatto male o per un cantiere senza guida sono nettamente di più di quelli che risparmi oggi scegliendo il tecnico con il preventivo più basso.
Quindi pagalo il giusto e pretendi tanto da lui! Avrai un grande alleato che non solo svilupperà il progetto ma seguirà scrupolosamente anche le fasi di realizzazione.
Ora ti dovrebbe essere chiaro che il tuo primo (e unico) interlocutore è il tecnico esperto in ristrutturazioni e spero che tu sappia che altri tecnici specialisti e artigiani lavoreranno nel tuo cantiere, ma tu ti riferirai solo a lui. Siamo nel tempo delle specializzazioni e quindi se stai per affrontare una ristrutturazione importante preparati che sarai obbligato a veder coinvolte più persone: sia per il progetto che per i lavori.
Scegliere il Tecnico di Riferimento sarà sicuramente la scelta più importante che farai in tutta la ristrutturazione. Se vuoi puoi leggere Come scegliere il tecnico giusto per la ristrutturazione dove spiego altre implicazioni di questa scelta.
Se arrivato a questo punto vuoi definire insieme a me la strategia della tua ristrutturazione scopri come funziona ‘Incontro Valutativo’.
2| IL PROGETTO, IL CUORE DELLA RISTRUTTURAZIONE CONSAPEVOLE
Partendo dalla strategia e avendo scelto il tecnico esperto di ristrutturazione più adatto è il momento di sviluppare il progetto. Molti credono che per ristrutturare un edificio non serva nemmeno un progetto. In realtà il progetto di una ristrutturazione importante è molto più complicato di un progetto di nuovo edificio. Ovvio che se per ristrutturazione si intende sostituire dei pavimenti, tinteggiare casa e cambiare i sanitari del bagno allora in effetti il progetto si riduce ai minimi termini.
Nel Metodo della Ristrutturazione Consapevole il progetto è sicuramente il cuore della riqualificazione.
Vediamo cos’è il progetto, quali contenuti deve avere e soprattutto quali sono i ruoli dei tecnici e del proprietario consapevole.
Essenzialmente un progetto è uno studio che porta all’idea di esecuzione dell’opera di ristrutturazione. Il progetto deve poi essere comunicato con un complesso di elaborati tecnici relativi all’opera da costruire.
In una ristrutturazione consapevole il progetto non può prescindere da 3 cardini:
- PROGETTAZIONE INTEGRATA
- SOSTENIBILITA’
- CONSAPEVOLEZZA CLIENTE
1.Progettazione integrata
Poca fa ti dicevo che nella ristrutturazione vedrai coinvolti diversi tecnici perché oggi più che mai siamo nell’era della specializzazione. Leggi e norme sempre più complesse, calcoli specialistici, sensibilità e competenze diverse spingono i professionisti a specializzarsi solo in uno o due ambiti. Non esistono più i tecnici tuttologi.
Anche noi a GreenLab ® seguiamo soltanto la progettazione architettonica, energetica ed acustica, per il resto coinvolgiamo altri specialisti di fiducia. La nostra progettazione è fortemente integrata e copre tutti gli ambiti interessati dalla ristrutturazione.
Questo ti fa capire un dato importante. Più persone dovranno collaborare allo sviluppo del tuo progetto. E questo è un bene! A patto che il coinvolgimento di queste figure porti ad un progetto integrato, ovvero i tecnici dovranno collaborare fin dalle prime fasi del progetto (vedi schema che segue). Questo è fondamentale per evitare di arrivare pronti a fasi di progetto avanzate e scoprire che con l’arrivo di un nuovo specialista il progetto è da modificare.
Alcuni nostri clienti si stupiscono che per ristrutturare alcune volte servono insieme, un architetto, un geologo, un ingegnere strutturista, un termotecnico, un geometra, un interior design…
Adesso hai capito perché serve il Tecnico di Riferimento?!
NOTA “ECONOMICA”: Il progetto ha anche il compito di stimare i costi di intervento e di costruire il quadro economico della ristrutturazione. E’ in questa fase che, se ti interessa usufruire delle detrazioni fiscali per efficienza energetica, il Tecnico di Riferimento dovrà illustrarti i diversi scenari possibili. Perché per raggiungere i requisiti richiesti il progetto dovrà seguire una direzione ben precisa.
2.Sostenibilità
Cosa intendiamo per sostenibilità in una ristrutturazione? In generale per sviluppo sostenibile intendiamo un processo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere le generazioni future. Il nostro obiettivo è quindi quello di migliorare la qualità della nostra vita nel rispetto dell’ecosistema.
Un’azione è definita sostenibile quando lo è per la società, per l’ambiente e per l’economia. In generale nella ristrutturazione significa progettare interventi che facciano star bene le persone in casa, con il minor impatto ambientale possibile e con un “congruo” costo.
In una ristrutturazione consapevole il concetto di sostenibilità, che può prendere diverse sfaccettature nel mondo delle costruzioni, si traduce un aspetto imprescindibile:
Non esiste ristrutturazione senza efficienza energetica. Non possiamo permetterci di sprecare l’occasione di ridurre a quasi zero l’impatto sull’ambiente dell’uso delle nostre case.
In altre parole, oggi la consapevolezza è capire che se si ha la possibilità economica di ristrutturare un edificio, bisogna farlo con l’obiettivo di ridurne ANCHE i consumi (e di conseguenza l’emissioni in ambiente).
3.Consapevolezza cliente
Se hai capito che il progetto deve essere integrato e che ogni professionista darà il suo contributo, se sei d’accordo che una ristrutturazione deve essere “il più sostenibile possibile” ti starai chiedendo: “Ma che ruolo ho io in tutto questo?”
Se ti ricordi il tuo ruolo è quello di affidarti ai giusti interlocutori pur restando consapevole su quello che succede. Durante il percorso ci saranno tante scelte da prendere e senza un metodo e la giusta consapevolezza ti pioveranno addosso. Rischierai di fare scelte strategiche senza avere chiaro dove stai andando a finire e senza una visione d’insieme.
Per questo nel ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ sarai chiamato a fare delle scelte guidate durante la fase di progetto in quelli che si chiamano Workshop di progetto. Il workshop è un ottimo metodo di lavoro per condensare tutte le scelte più importanti in pochi ma fruttuosi incontri con i nostri clienti (dal vivo o a distanza) dove la frase “Poi vedremo…” è severamente vietata.
Tutte le scelte che è possibile prendere vanno fatte nella fase di progetto perché ricorda che: una modifica sulla carta costa poco, in cantiere molto!
La fase di progettazione non si esaurisce qui, sappi che il progetto guiderà ed accompagnerà tutto il processo di ristrutturazione, dalla strategia fino al cantiere compreso.
Nello schema sotto puoi capire come il progetto vada sempre più nel dettaglio avvicinandosi al cantiere.
Il progetto di una ristrutturazione consapevole, parte dalla strategia definita con ‘Incontro Valutativo’ , prosegue nei Workshop di progetto e si concretizza nel cantiere.
3| CHE STRESS QUESTO CANTIERE!
Dopo il progetto arriva il famigerato cantiere. Il momento in cui sei esposto al maggior rischio di stress. Qui resteranno ancora alcune scelte di dettaglio da fare e tu inizierai davvero ad entrare appieno nel ruolo del proprietario consapevole!
In questa fase il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ ti aiuterà a mantenere il giusto ruolo, che non è né quello di essere in cantiere troppo spesso, né quello di non sapere quello che sta succedendo.
L’idea è quella del ‘Cantiere on demand’ . Sarai sempre aggiornato sulle fasi di avanzamento del cantiere dal tuo Tecnico di Riferimento (scopri di più sulla Direzione Lavori a questo articolo Il Direttore lavori: a cosa serve) e avrai uno spazio di condivisione file dove trovare documenti, fotografie e report di cantiere.
Qui è di fondamentale importanza la figura del Tecnico di Riferimento nel seguire l’avanzamento delle opere, il rispetto del progetto e la validazione della contabilità lavori.
Il tuo coinvolgimento si limiterà alle ultime scelte da fare, a sporadici workshop di cantiere (se necessari) e alla corretta archiviazione dei pagamenti (per le detrazioni fiscali).
Dalla mia esperienza le principali fonti di stress per il proprietario durante il cantiere sono:
- promesse di tempistiche mancate da parte di imprese e artigiani;
- lavorazioni eseguite male;
- costi che lievitano in maniera non accettabile.
Per ognuno di questi punti, nell’infinità di variabili che la ristrutturazione ha, il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ cerca di trovare la soluzione per contenerle tutte. Come?
- richiedendo la stipula di contratti a tutela del cliente con tempistiche definite (dove possibile);
- attraverso la garanzia di presenza in cantiere da parte del Tecnico di Riferimento;
- sviluppando la progettazione ad un livello per cui solo pochi imprevisti possono restare esclusi.
4| L’ USO CONSAPEVOLE DELLA CASA.
Non esistono case efficienti senza abitanti consapevoli
Questa citazione, più vera di quello che si possa pensare, fa capire che il percorso di consapevolezza è un processo continuo.
Dopo averla ristrutturata dovrai diventare un ABITANTE CONSAPEVOLE della tua casa. Questo aspetto è spesso trascurato da chi abita una casa (magari dopo averla ristrutturata), ovvero il fatto che è fondamentale saper usare al meglio la casa per abbattere i consumi e massimizzare il confort. Non basta acquistare una casa “in classe A” per far si che questa lo sia nel concreto.
Varie ricerche scientifiche hanno dimostrato che il comportamento dell’utente incide anche per il 30% dei consumi energetici di un edificio. Per questo motivo il ‘Metodo della Ristrutturazione Consapevole’ non si limita a progettare case e seguirne la realizzazione, ma diventa una specie di corso di formazione per i nostri clienti.
Con Vivo In Classe A guidiamo i nostri clienti alla scoperta delle modalità migliori per gestire le loro case.
Se sei arrivato alla fine di questo articolo mi sento di dirti che hai già fatto un grande passo in avanti verso la consapevolezza nel mondo delle ristrutturazioni. Il primo piccolo passo l’hai fatto, ora non ti resta che partire con la definizione della strategia della tua ristrutturazione.
Se vuoi farlo con me richiedi ‘INCONTRO VALUTATIVO’
Buona ristrutturazione consapevole!
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