5 fake news sull’efficienza energetica
Ogni giorno siamo bombardati da informazioni di ogni tipo, ma spesso ci arrivano anche notize non vere, fake news che ci fanno avere una percezione distorta della realtà.
Il mondo dell’efficienza energetica non fa eccezione ed è per questo che abbiamo pensato di raccogliere qui i 5 falsi miti più comuni sull’efficienza energetica. Vi cercheremo di spiegare perché non bisogna dare ascolto a queste convinzioni errate.
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La mia casa è isolata perché ho l’intercapedine nelle pareti
Molte costruzioni degli anni ’70 presentano una struttura portante in cemento armato e delle pareti perimetrali costituite da mattone esterno, intercapedine d’aria e mattone interno. Se confrontiamo questa stratigrafia con una costituita solo da laterizio o da pietra è vero che l’intercapedine d’aria migliora un po’ le performance termiche della parete, ma cerchiamo di quantificare questo miglioramento. Diciamo che una casa in pietra disperda 100, una casa in laterizio pieno disperda 80, allora si potrebbe dire che una casa con intercapedine d’aria disperda 70, mentre un edificio ben isolato disperderebbe 10 o addirittura 5. Notiamo quindi che si parla di ordini di grandezza ben diversi.
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Se cambio i serramenti allora mi viene la muffa in casa
In alcune condizioni il cambio di serramenti comporta una riduzione delle infiltrazioni d’aria, in sostanza si hanno meno spifferi e questo potrebbe portare alla formazione di muffa. La causa della muffa però non è il cambio dei serramenti, ma la gestione errata della ventilazione, soprattutto se si tratta di edifici isolati, in cui è stata realizzata una coibentazione senza però curare bene i ponti termici. La colpa della muffa non è dei serramenti nuovi, ma dell’utente che non utilizza in modo appropriato la casa.
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Ho la casa isolata perché c’è la guaina
La guaina è un impermeabilizzante, quindi impedisce all’acqua di entrare in casa. Ad esempio la guaina presente sul tetto ci protegge dalle infiltrazioni di acqua, ma non ha alcun effetto dal punto di vista termico. La tenuta all’acqua è sicuramente un fattore molto importante da considerare nella progettazione di una ristrutturazione, ma non c’entra niente con l’isolamento termico e la dispersione di energia.
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In casa mia si sta bene perché le pareti sono in pietra
Quest’affermazione molto frequente nasce probabilmente da un’incomprensione. Le pareti in pietra molto massive, come ad esempio quelle di una cattedrale, permettono di avere un buon comfort termico nel periodo estivo: grazie alla loro inerzia termica evitano che il calore entri in casa. Per il periodo invernale però non fanno praticamente nulla! Come dicevamo prima, comportano una dispersione di calore di parecchi ordini di grandezza superiore rispetto alla dispersione di una parete isolata.
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Con il cappotto la casa non respira
Ci sono diversi motivi per cui questo falso mito è sbagliato. Mettere un cappotto, ad esempio in materiale plastico, sull’esterno di una casa riduce la permeabilità al vapore del muro, quindi traspira meno. Ma la differenza di cui stiamo parlando è paragonabile a quella di un comune intonaco. Questo falso mito nasce dal fatto che in alcuni edifici si è formata muffa in alcuni punti della casa dopo la realizzazione del cappotto termico, perché non sono stati curati i ponti termici come la spalletta della finestra, il pilastro, la gronda o altri nodi critici.
È chiaro che in questi punti, se non opportunamente isolati, si possono cerare problemi di muffa o condensa, ma il problema non è di impermeabilizzazione. È di fondamentale importanza che l’utente gestisca al meglio la ventilazione della propria casa, calibrando al meglio i ricambi d’aria. Quindi non è colpa del cappotto se la casa diventa meno permeabile.
Questi sono i 5 falsi miti più comuni, che fanno parecchi danni al mondo dell’efficienza energetica. Ad esempio quando nei condomini si parla di opere di efficientamento energetico, questo è uno dei blocchi più difficili da superare.
Spero che vi abbiano chiarito un po’ le idee e vi abbiano aiutato ad essere un po’ più consapevoli.
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