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Bonus Facciate 2020: quello che devi sapere per non perdere l’occasione

Durante questo periodo le principali attività edilizie si sono dovute fermare, per questo motivo abbiamo deciso di sfruttare parte di questo tempo per approfondire un argomento che magari per alcuni non è ancora del tutto chiaro: il Bonus Facciate.

Introdotto con la finanziaria 2020 con lo scopo di migliorare l’aspetto esterno degli edifici delle nostre città, il Bonus Facciate è una nuova agevolazione fiscale che consente il recupero del 90% delle spese sostenute entro il 2020 per gli interventi relativi alle facciate esterne degli edifici esistenti.

Vediamo ora nel dettaglio di che cosa si tratta e come poterlo utilizzare al meglio per il proprio edificio.

Cos’è il Bonus Facciate

Il termine bonus nel settore edilizio non è nuovo, se ne sente parlare ormai da diversi anni, perciò il Bonus Facciate, come il Bonus casa o l’Ecobonus, non è altro che un nuovo incentivo fiscale che consiste in uno sconto sull’IRPEF, del quale si può beneficiare nel caso in cui si eseguano interventi sulla facciata esterna di edifici esistenti.

Con il Bonus Facciate la percentuale di detrazione va ben oltre quelle che fino ad ora erano state concesse (per i condomini tra il 65% e il 75%), si parla infatti di una detrazione del 90% delle spese effettuate nel corso del 2020. Il rimborso sarà suddiviso in 10 quote annuali di uguale importo a partire dall’anno di sostenimento delle spese e nei nove successivi. In parole povere, parlando in numeri, se l’intervento che decidi di realizzare sulla facciata del tuo edificio costa 10’000 €, ti verranno restituiti 900 € all’anno per i 10 anni successivi.

Aspetto vantaggioso di questo bonus è che non è previsto alcun limite massimo di spesa, come invece può accadere per altre agevolazioni. L’unico limite imposto, invece, è quello temporale: i pagamenti devono essere realizzati entro il 2020.

Nel caso dei condomini, per interventi sulle parti comuni degli edifici, ai fini fiscali, fa fede la data del bonifico effettuata dal condominio e non la data del versamento della rata condominiale da parte del singolo condomino.

 Gli interventi ammessi

Requisito indispensabile per poter usufruire del Bonus Facciate, è che gli edifici (o le unità immobiliari) siano esistenti e ubicati nelle zone A e B (centri storici e zone del territorio consolidate dal punto di vista urbanistico), o in quelle ad esse assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Gli interventi per i quali è ammesso il bonus sono essenzialmente quelli che riguardano il recupero o restauro dell’involucro esterno degli edifici esistenti, visibile dal suolo pubblico o dalla strada. Questo significa che le opere realizzate durante la fase di nuova costruzione o di demolizione e ricostruzione sono escluse.

Di seguito riportiamo gli interventi che sono inclusi nel Bonus Facciate:

  • opere di pulitura o tinteggiatura della facciata intesa come superficie verticale;
  • interventi di manutenzione e rinnovamento degli elementi presenti in facciata, come balconi, fregi, cornicioni, parapetti ed eventuali sistemi impiantistici (ad esempio i pluviali);
  • opere di efficientamento energetico, ovvero tutti gli interventi che vanno ad agire sulle strutture opache della facciata andandone a migliorare l’efficienza energetica o che riguardino più del 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda totale dell’immobile.

Questo ultimo intervento mostra come in realtà il Bonus Facciate non sia in contrasto con l’efficienza energetica, anzi se ben utilizzato può essere uno strumento per incentivare ulteriormente il miglioramento energetico delle facciate.

Aspetti a cui prestare attenzione

Leggendo accuratamente la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, abbiamo visto come in realtà il Bonus Facciate presenti tre concetti su cui bisogna porre particolare attenzione per non cadere nell’errore e avere poi problemi successivamente.

Il primo aspetto riguarda il concetto di facciata. In questo caso per facciata si intende la faccia dell’edificio percepibile dallo spazio pubblico o dal suolo pubblico, ad esempio i prospetti su strada esterna; sono quindi escluse quelle facce dell’edificio che danno verso una corte interne, verso un cavedio, o comunque non visibili.

Il secondo aspetto interessa invece il rifacimento dell’intonaco. Se si interviene su più del 10% dell’intonaco presente sulla superficie disperdente complessiva, allora si è obbligati a realizzare un intervento di efficienza energetica (esclusi gli edifici nei centri storici o quelli tutelati dal punto di vista paesaggistico e architettonico). Questo non significa che non si potrà più beneficiare del bonus, semplicemente l’iter di progettazione da seguire e la documentazione richiesta sarà differente.

Infine, l’ultimo concetto sui cui è importante fare attenzione è l’esclusione del Bonus Facciate dalla cessione del credito delle imprese; dunque bisognerà essere sicuri di avere la capienza fiscale sufficiente per beneficiare della detrazione. Inoltre, non è possibile usufruire dello strumento dello sconto in fattura.

 Gli adempimenti

Per poter fruire del Bonus Facciate è necessario conservare tutta la documentazione richiesta ed eseguire esattamente quanto richiesto dall’Agenzia dell’Entrate.

Tra i vari adempimenti cui devono attenersi i contribuenti evidenziamo:

  • realizzare il pagamento tramite bonifico bancario o postale;
  • avere un titolo abilitativo a seconda del tipo di intervento da realizzare, o nel caso non sia previsto, essere dotati della dichiarazione sostitutiva all’atto di notorietà;
  • comunicare all’ASL territorialmente competente la data di inizio dei lavori, quando necessario, secondo le disposizioni in vigore sulla sicurezza dei cantieri.

Nel caso in cui l’intervento riguardi l’efficienza energetica dell’edificio, oltre agli adempimenti previsti dal Bonus Facciate, devono essere applicate le stesse procedure e gli stessi adempimenti previsti dall’Ecobonus. Pertanto, sarà necessario possedere l’asseverazione di un tecnico abilitato, l’attestato di prestazione energetica (APE) e inviare all’Enea la scheda descrittiva relativa agli interventi da realizzare.

Cosa fare per accedere al bonus

Per qualsiasi tipo di intervento è importante partire da una progettazione adeguata, affidandosi ad un tecnico qualificato che sappia individuare la migliore soluzione per il tuo edificio e che possa guidarti durante tutte le fasi, sin dall’inizio della pianificazione. Questo aspetto è importante perché il rischio di perdere la detrazione per dei passaggi che inizialmente non sono stati pianificati è molto elevato.

Se vivi in un condominio o lo amministri, il primo passo che esortiamo a fare è richiedere ECOFIT, il nostro servizio sartoriale per la riqualificazione energetica dei condomini. Il limite temporale del Bonus Facciate non deve spaventare e quindi far rinunciare alla riqualificazione del proprio edificio, insieme potremo capire quali sono le migliori opportunità per il tuo condominio e arrivare preparati nel momento opportuno.

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