Cosa posso fare per ridurre le emissioni di gas serra della mia casa?

La lotta al cambiamento climatico sta (finalmente) entrando al centro dell’attenzione del dibattito pubblico.

A molto è servito il movimento degli studenti ispirato dalla svedese Greta Thunberg che hanno portato in piazza più volte centinaia di migliaia di giovani.

Grazie a questa rinnovata attenzione tante persone si stanno ora domandando: cosa posso fare io, nel concreto, per lottare contro il cambiamento climatico.

La risposta è: moltissimo.

Si può fare molto con le azioni quotidiane, come la scelta del mezzo di trasporto o del tipo di alimentazione.

Ma uno degli aspetti che non possiamo trascurare è il nostro modo di abitare.

Quanto “pesano” le abitazioni

Il riscaldamento (ed il raffrescamento)  delle nostre case hanno un effetto enorme sulle emissioni di gas climalteranti. Basti pensare che, a livello europeo, il 40% circa dei consumi energetici è dovuto al settore civile (in altre parole gli edifici in cui viviamo, lavoriamo, studiamo, etc.).

È chiaro quindi come agire profondamente su questo settore significhi dare un impulso fondamentale, direi determinante, alla lotta al cambiamento climatico.

Questo impulso tra l’altro non può più aspettare. Siamo ormai alle prime avvisaglie degli effetti non solo sulla natura, ma proprio sull’uomo e sulla qualità della nostra vita, del cambiamento climatico.

Cosa si può fare?

Nella maggior parte dei casi con un intervento “base” di riqualificazione energetica si possono ottenere riduzioni dei consumi (e dunque delle emissioni) che vanno dal 30% al 50%. Per intervento “base” intendo l’isolamento termico delle pareti, dei tetti e altre operazioni di questo tipo.

Con interventi più profondi, quelli che vengono definiti appunto di “deep renovation”.

I risultati delle deep renovation possono essere ancora più impattanti ed è possibile raggiungere addirittura il livello di “edificio ad energia quasi zero”.

Ovviamente questi sono numeri “generali” che devono essere poi adattati e contestualizzati per ciascun caso specifico.

Come sapere quale intervento fa al caso mio?

Abbiamo detto che ogni casa è una situazione particolare che merita uno studio specifico per individuare le soluzioni.

Una ottima strategia è quella di fare una “diagnosi energetica”. Una diagnosi energetica è una analisi tecnica, basata su un modello energetico di dettaglio, che individua i possibili interventi, i loro costi ed i risparmi ottenibili.

Lo svantaggio di questo approccio è costo piuttosto elevato. E’ infatti necessario il sopralluogo di un tecnico, che poi farà dei calcoli dettagliati e nell’arco di qualche tempo vi restituirà i risultati. Per avere un’idea parliamo da alcune centinaia di euro a oltre i mille euro per una casa singola.

L’alternativa “smart” alla diagnosi energetica

Un’alternativa, che abbiamo ideato in greenLab per cercare di rendere più rapido e semplice il percorso di riqualificazione energetica è Walkit, il primo servizio smart per la riqualificazione energetica.

Walkit è basato su una visita virtuale (quindi non serve il sopralluogo fisico del tecnico) e su valutazioni semplificate (non basate su un modello numerico), ma pur sempre accurate dei risparmi e dei costi connessi. In questo modo il costo è contenutissimo, non si arriva ai 100€ di spesa. Per scoprire di più su Walkit segui questo link.

Quanto costa la riqualificazione energetica di una casa?

Ovviamente a questa domanda non si può dare una risposta “generale” con una cifra. Dipende tutto da svariati fattori quali ad esempio le dimensioni dell’edificio, il tipo di intervento, le opere accessorie che si rendono necessarie ed i vincoli architettonici ed urbanistici.

In una casa singola di media dimensioni una riqualificaizone energetica può oscillare entro range molto ampi da poche migliaia di euro a parecchie decine di migliaia.

Ad ogni modo ti invito a riflettere su un aspetto: hai mai realizzato che l’efficientamento energetico è l’unico investimento “fisico” che può fare una famiglia?

Una impresa può comprare dei macchinari per aumentare la produttività o assumere forza lavoro ed in questo modo aumentare i propri guadagni.

Ma una famiglia cosa può fare per investire i propri soldi (oltre agli investimenti di tipo finanziario)? Può investire sulla riqualificazione enegretica della propria casa!

Come in tutti gli investimenti c’è un esborso iniziale, ma nel giro di pochi anni (dai 2 ai 15 anni circa a seconda del tipo di intervento) l’investimento si ripaga ed inizia il guadagno.

Investire nella riqualificazione energetica della propria casa dunque comporta benefici sia per l’ambiente (e quindi per la salute di tutti) che per chi investe.

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