Certificazione energetica: interventi migliorativi e validità APE

La normativa sulla certificazione energetica è stata da qualche tempo aggiornata, rendendo più dettagliato il metodo di calcolo e cambiando radicalmente le classi energetiche. Purtroppo nonostante questo aumento nel livello qualitativo delle richieste del normatore, si assiste ancora in buona misura ad un fenomeno di svendita dei certificati energetici. Nascono così sospetti sulla serietà di alcuni operatori del settore che propongono tariffe per le quali non è realisticamente possibile dedicare il tempo sufficiente per produrre un certificato energetico ben fatto.

Quando mi si chiede un parere su un certificato energetico per capire se è stato redatto conformemente alla normativa uno dei primi indicatori “qualitativi” che controllo è vedere se è stata compilata la sezione relativa alle raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Compilare quella sezione non solo è obbligatorio, ma la sua mancanza rende l’APE non valido. Questo è confermato anche nel punto 14 delle FAQ del MISE dell’ottobre 2015: “Le raccomandazioni sono un elemento obbligatorio del certificato pena la sua invalidità”. Non solo, il medesimo testo chiarisce che “Le raccomandazioni vanno sempre inserite, anche per quelli (edifici) ad altissima prestazione energetica”.

Bisogna quindi stare attenti quando si riceve un certificato energetico anche alla presenza di queste indicazioni, in caso contrario il documento risulta non valido.

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