Detrazioni fiscali: cosa fare? Incentivi per il risparmio energetico in cinque mosse
In Italia è attivo un sistema di incentivi fiscali estremamente interessante, che prevede una detrazione fiscale pari (ad oggi) al 65% del costo degli interventi, comprensivo di IVA e spese tecniche, per le opere di efficientamento energetico degli edifici esistenti.
Purtroppo spesso sono contattato per espletare la pratica per l’accesso alle detrazioni fiscali solo alla fine dei lavori ed è capitato in alcuni casi che, a causa di errori o mancanze, non fosse più possibile beneficiare dell’incentivo.
Per questo motivo penso che sia utile fare un breve riepilogo di quello che bisogna fare per essere sicuri di non avere sorprese negative.
Chiaramente le mosse sotto riportate valgono per i casi “standard”, per situazioni particolari vi invitiamo a guardare la guida dell’agenzia delle entrate, a contattare direttamente l’agenzia o a scriverci per questioni specifiche.
Ecco quindi le cinque mosse necessarie per ridurre i consumi del proprio edificio approfittando delle detrazioni fiscali.
- Scegli qual è il migliore intervento per il tuo edificio
Spesso ci si “innamora” di un intervento, magari perché “mio cugino l’ha fatto e si è trovato bene” oppure perché alla nostra porta suona il rappresentante commerciale particolarmente convincente di una azienda che vende un prodotto o soluzione. La scelta delle operazioni da fare per migliorare l’efficienza energetica di un edificio non può però essere dettata da fattori emotivi o dal caso e non esiste la soluzione “giusta” valida per tutti i casi. Consigliamo sempre di contattare un tecnico di fiducia che aiuti, magari per mezzo di una diagnosi energetica, a valutare in un ottica di costo/beneficio quali sono gli interventi migliori nel nostro caso specifico.
- Verifica che l’intervento ipotizzato rispetti i requisiti minimi
Una volta scelto il tipo di intervento (ad esempio la realizzazione di un cappotto termico, la sostituzione della caldaia, l’installazione di nuovi serramenti) è fondamentale verificare che le azioni progettate garantiscano di raggiungere i valori minimi di performance richiesti dalla normativa. Se l’intervento non rispetta i requisiti minimi non sarà possibile accedere agli incentivi.
- Paga con bonifico
Per le detrazioni fiscali vige la regola che detrae chi ha sostenuto le spese (se ne ha titolo). Nell’ipotesi di un intervento pagato dall’inquilino di un alloggio, la detrazione fiscale andrà a suo beneficio. È però fondamentale che il pagamento dei lavori e delle spese tecniche avvenga per mezzo di bonifico bancario per incentivi fiscali. Altre forme di pagamento non consentono l’accesso agli incentivi. Non andrebbe nemmeno detto ma, ovviamente, tutti i pagamenti devono essere accompagnati dalla regolare fattura.
- Compila la pratica sul portale dell’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori deve essere compilata la pratica online sul portale dell’ENEA. In alcuni casi (ad esempio per sostituzione infissi o caldaia) la pratica può essere completata in autonomia, previa registrazione al portale. Negli altri casi (come ad esempio cappotto, riqualificazione globale, isolamento dei tetti, etc.) è necessario che la pratica venga trasmessa da un tecnico abilitato e che siano redatti l’Attestato di Prestazione Energetica dell’immobile ed una asseverazione tecnica. Se non si effettua la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori è comunque possibile accedere agli incentivi pagando una sanzione.
- Consegna la documentazione al momento della dichiarazione dei redditi
Copia della pratica ENEA, oltre alle fatture ed ai bonifici effettuati, alle asseverazioni e alla certificazione energetica andrà consegnata a chi effettua la dichiarazione dei redditi.
Seguendo le 5 mosse proposte avrete così accesso agli incentivi, che lo ricordo, sono suddivisi in 10 rate annuali di uguale importo. In questo modo avremo più che dimezzato il tempo di ritorno del nostro investimento e vivremo in una casa più efficiente e più sana.
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