Microguida: confort e risparmio energetico in estate – capitolo 4/5 – apporti solari e carichi interni
Abbiamo visto nei due capitoli precedenti della nostra microguida “confort e risparmio energetico in estate” come è possibile ridurre il carico termico estivo sugli edifici con lo studio opportuno delle stratigrafie e come è possibile evacuare il calore in eccesso grazie alla ventilazione notturna. Per migliorare il comportamento estivo degli edifici è importante anche provvedere a ridurre gli apporti di calore dovuti a sorgenti interne e provenienti dal sole attraverso i serramenti.
Le sorgenti interne, negli edifici residenziali ed adibiti ad uffici, sono essenzialmente le persone e le apparecchiature elettriche. Sulle persone chiaramente non ci sono possibilità di azione, il nostro interesse deve essere quindi dedicato alle apparecchiature elettriche e all’illuminazione. Andranno scelti apparecchi elettrici che siano il più “efficienti” possibile, ovvero che nel loro utilizzo generino poco calore, che in questi casi è un prodotto di scarto. Un esempio di immediata comprensione è quello della scelta del sistema di illuminazione dove si dovranno privilegiare delle lampade come quelle a LED che trasformano la gran parte dell’energia elettrica in luce, a differenza di quanto accade nelle lampade alogene che ne sprecano molta trasformandola in calore.
L’altro grande apporto di calore indesiderato in estate è dovuto all’irraggiamento solare attraverso i serramenti. La gestione di questo apporto è particolarmente delicata perché non è possibile, come nel caso dei componenti opachi, accumulare l’energia e rilasciarla nelle ore notturne.
È fondamentale quindi disporre di opportuni schermi al passaggio della luce solare. Gli schermi possono essere fissi, come elementi architettonici (balconi, aggetti, etc.), oppure mobili. Gli schermi fissi hanno il grosso problema di non essere flessibili e di funzionare solo in base alla posizione del sole, ma indipendentemente dalle condizioni climatiche. Per capire il limite si pensi ad un certo giorno di autunno, che potrebbe un anno essere freddo e quindi richiedere il massimo degli apporti solari e l’anno successivo invece essere caldo e richiedere un filtro al passaggio della luce. Uno schermo fisso si comporterà nel medesimo modo in entrambi i casi, non ottimizzando così gli apporti solari.
Per questo motivo è opportuno disporre di schermature mobili, come ad esempio i brise-soleil, in grado di variare la loro efficacia schermante rapidamente ed in modo semplice in base alle esigenze del momento.
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